MAIOLO OGGI

“Sopra sassosa ripida pendice, in sul confin del feretrano suolo che fa dell’Appennin quasi appendice, fu già un vecchio castel detto Maiolo”.

Oggi il paese è posto sulla media valle del Fiume Marecchia, che comprende anche il versante sinistro del torrente Rio Maggio. Maiolo si configura come un comune montano sparso (m. 600 s.l.m.), che ha preso il nome dell’omonimo vicino borgo, distrutto, secondo una leggenda avvolta in un alone di magia, da una frana rovinosa tra il 29 e il 30 maggio 1700 che intriga tuttora i geologici e gli storici.

Il paese conserva le sue borgate, le sue vecchie case contadine, le comunelle, le piazzette e non si è lasciato contagiare dalla edilizia selvaggia e condominiale. La bellezza sfolgorante dei tramonti, lo sguardo che spazia dal Monte Fumaiolo, all’Alpe della Luna, al Monte Carpegna, ai Torrioni di San Leo, alle Torri di San Marino sino al mare domina tutta la Val Marecchia e fa di Maiolo un punto di osservazione unico del territorio marchigiano e del Montefeltro.

L’economia del territorio è prevalentemente agricola pur essendoci attività artigianali e turistiche non invasive. Il paese è dotato di strutture sportive, di un’area di soste per caravan (in fase di completamento) biblioteca, agriturismo e di un villaggio turistico residenziale.

 


 

IERI “NELLA STORIA”

La prima notizia sicura di Maiolo è del 1181. Prima
era terra della Chiesa, poi nel tempo infeudata ai
Montefeltro, nel 1400 passata alla Signoria dei Malatesta
e successivamente ai Duchi di Urbino. La funzione
strategica del sistema fortificato di Maiolo fu pienamente



  valorizzata dai Duchi di Urbino, i manufatti furono soggetti a continua manutenzione, ammodernati e potenziati, la Comunità stessa privilegiata dall’attenzione e dalla protezione del Governo. Il paese conobbe una certa prosperità, diverse famiglie si elevarono nella carriera ecclesiastica e nelle professioni e si distinsero con i segni del prestigio sociale a cominciare dalla casa. Diverse sono le case “civili” (se non le vogliamo chiamare palazzi) nella bella veduta del pittore “Mingucci” (1626) custodita presso gli archivi storici della Città del Vaticano.

La Rocca di Maiolo, a forma quadrilatera, rappresentava il punto strategico dell’intera Val Marecchia e veniva considerata inespugnabile, in quanto situata su un monte a forma conica isolato con intorno rupi a picco e burroni molto profondi. Dentro le sue mura e nel suo territorio si ebbero a tenere i così detti parlamenti feretrani, dove si risolvevano litigi e questioni interessanti i popoli dell’intera regione.

 

 

CHIESA DI S.MARIA DI ANTICO

Il complesso monumentale più importante dell’intero territorio com.le è rappresentato dalla Chiesa di S.Maria di Antico.
Al suo interno si trovano un presbiterio in stile “Brunneleschiano” con 128 rosoni scolpiti l’uno diverso
dall’altro, una preziosissima ed unica nel suo genere statua in ceramica invetriata della “Madonna con figlio in braccio” attribuita a Luca della Robbia (1440-1450), tele di Gian Giacomo Pandolfi e di altri pittori marchigiani (restaurati nel 2002), un pila acquasantiera (XV Sec.), un organo a canne (XVI Sec.) e un portale (XV Sec.).
Il suddetto complesso è meta di continui pellegrinaggi

 

 


Presenti sul territorio e degni di essere visitati sono anche:


 

 

CHIESA DI S.APOLLINARE

Situata lungo la strada dei calanchi, è formata da un’abside romanica del 1409 e conserva al suo interno arredi, pitture ed un organo del XV Sec.- Attualmente l’immobile, composto anche di una canonica, risulta inagibile.


CASTELLO DI ANTICO E CHIESA DI S.GIOVANNI B.

I successori del Conte Oliva quando parlavano del loro Castello, lo definirono “Antico”, e quel nome rimase al castelluccio abbarbicato in un anfratto di una ripiegatura Boscosa del Monte Carpegna. Un castello munito e forte, sempre tenuto caro dai padroni, perché sentinella avanzata sul Marecchia, sulla strada tra Rimini e Roma. Il castello conserva una grazia del tutto particolare, è infatti uno dei
punti più romantici del Montefeltro.

“Tutta apre davanti a noi la sua magnificenza la vallata tagliata da quel drago addormentata dal cullar del mare”.

La Chiesa di S.Giovanni Battista, adiacente il cimitero e recentemente restaurata, conserva al suo interno varie opere d’arte tra cui una statua lignea del XV Sec.


 

MAIOLETTO


Dopo il 1700, a seguito della frana, parte della popolazione riparò a Maialetto dove fu trasferita anche una delle parrocchie (S.Paolo). Oggi il complesso
monumentale è meta di continui raduni di associazioni giovanili e di volontariato. Attualmente è uno dei punti di partenza per le escursioni al vecchio castello.


 

ORATORIO DI S.ROCCO

Recentemente restaurato conserva al suo interno un pregevole affresco (1500) raffigurante una Madonna con bambino.
Attualmente è un altro punto di partenza per le escursioni al vecchio castello ed un punto di arrivo per l’attività di una scuola di rocciatori nelle adiacenti falesie.



 

SITO ARCHEOLOGICO

Attualmente sono in corso di avanzata progettazione i lavori per il recupero della Rocca di Maiolo ed il sottostante sito archeologico a cura dell’Amm.ne Prov.le di Pesaro e Urbino e dell’Amm.ne Com.le di Maiolo. A tale iniziativa si aggiunge anche la valorizzazione dei calanchi riconosciuti dalla Comunità Europea zona protetta a livello floreale “BIO-ITALY” con più di 600 piante censite.
E’ intendimento rendere il percorso dei calanchi materia di studio botanico.

 

 
         
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